Cosa visitare ad Ischia
ISCHIA
VISITARE ISCHIA
La cittadina di Ischia è ricca sia di bellezze naturali che artistiche, che, molto spesso, si uniscono evidenziando tutto il fascino dell’intera isola. Prima fra tutte si segnala la cittadella fortificata, che prende il nome di Ischia Minore, da dove partirà il nostro itinerario per visitare l’intera isola di Ischia.
Ad Ischia minore spicca il suggestivo Castello Aragonese.
Il Castello sorge su di un scoglio di origine vulcanica, denominato Ischia Minore ed unito al resto dell’isola di Ischia da un ponte in pietra, che sostituisce l’originario ponte di legno, realizzato nel quindicesimo secolo d. C.. Quello di Ischia è uno dei castelli italiani più antichi, difatti, le sue origini risalgono addirittura al quinto secolo a. C., quando il tiranno di Siracusa, Gerone I, fa edificare una piccola fortificazione, come
supporto ai Cumani, in guerra contro i Tirreni.
Ovviamente, l’aspetto originario dell’antica fortezza greca è stato completamente modificato nel corso dei secoli, grazie all’avvicendarsi delle dominazioni da parte dei Romani, degli Arabi, Normanni, degli Svevi e degli Angioini. Ma la trasformazione significativa, che ha attribuito al Castello l’aspetto odierno, si è avuta nel quindicesimo secolo, quando il Re Alfonso I d’Aragona ordinandone la restaurazione, rafforza ulteriormente la costruzione, che viene munita di imponenti mura, e sostituisce il vecchio ponte ligneo, con quello attuale. L’accesso al Castello Aragonese è consentito attraverso l’antico passaggio realizzato proprio da Alfonso I d’Aragona, anche se, di recente, è stato installato un moderno ascensore. Una volta entrati, è possibile ammirare la bellezza della Chiesa dell’Immacolata, edificata nel diciottesimo secolo, il Convento delle Clarisse e l’annesso cimitero, del sedicesimo secolo e la Cattedrale dell’Assunta, datata nel quattordicesimo secolo. E’ possibile, inoltre, visitare anche le carceri politiche, dato che a partire dal diciottesimo secolo, il Castello Aragonese viene utilizzato come carcere, mentre, dal terrazzo degli
ulivi si gode di una suggestiva panoramica del paesaggio circostante.
Numero utile per le visite al Castello Aragonese: 081 992834.
“Ischia Minore”, cioè l’isolotto su sorge la fortezza, è ricca di ulteriori edifici di notevole importanza storica ed artistica. Qui, infatti, con il governo degli Aragonesi, dimoravano il governatore militare, l’aristocrazia, vi erano anche le principali istituzioni di Ischia, come il palazzo del parlamento, l’episcopio e la Cattedrale di Ischia.
Chiesa di San Pietro a Pantaniello
La costruzione della chiesa risalirebbe alla prima metà del quindicesimo secolo e sarebbe da imputare a Dionisio Basso, il quale ha voluto sfruttare la posizione strategica dell’isolotto per realizzare la chiesa, difendendola dalle incursioni dei pirati. Il nome deriverebbe dal fatto che la chiesetta originaria chiesa si trovava sulla collinetta del porto, in un luogo paludoso, un pantano, insomma, da cui San Pietro a Pantaniello. La chiesa si presenta con una pianta poligonale, mentre le sue mura sono state edificate con blocchi di piperno, inoltre, all’interno è possibile ammirare un’opera pittorica del Guercino,
raffigurante San Pietro.
Chiesa della Immacolata ed il Convento delle Clarisse della Consolazione
La chiesa dell’Immacolata viene edificata nella prima metà del sedicesimo secolo sulle fondamenta della preesistente chiesetta di San Francesco, per volere della Madre Badessa dell’adiacente Convento delle Clarisse. Antistante alla chiesa ed al convento vi è un ampio terrazzo, dal quale si gode di una suggestiva panoramica su Ischia Ponte e sulla spiaggia. Al di sotto del complesso monacale, vi è il cimitero, composto da una serie di locali, i cosiddetti scolatoi, dove venivano fatti “scolare” i cadaveri delle monache. Il convento, invece, risale alla seconda metà del sedicesimo secolo; viene fondato da Donna Beatrice della Quadra, vedova d’Avalos, che decide di dedicarsi alla preghiera ed alla clausura, consolandosi, così, per la per la morte del marito. Da qui il nome del “Convento della Consolazione”.
Bagno penale
Nella parte alta del castello sono state collocate le carceri politiche. La struttura risale al diciannovesimo secolo, quando i Borboni decidono di rinchiudervi tutti i loro oppositori politici. All’interno vi sono grosse stanze e un cortile quadrangolare all’aperto, al cui centro una forca utilizzata per le esecuzioni. Il nome di Bagno Penale è, probabilmente, da ricondurre ad un tipo di tortura, praticata all’epoca del risorgimento: i prigionieri venivano immersi in vasche piene di acqua e sudiciume e costretti a rimanerci per alcuni giorni. Con il conseguimento dell’Unità d’Italia, i Borboni vengono esiliati e poco dopo le carceri vengono chiuse.
Cattedrale dell’Assunta
L’edificio è stato realizzato nel quattordicesimo secolo, per volere di Carlo d’Angiò; tuttavia, in seguito ad un’intesa opera di rifacimento del sedicesimo secolo, ha assunto un aspetto barocco. La chiesa si sviluppa su due piani, al primo c’è la chiesa, mentre a quello sottostante c’è la cripta. La chiesa diventa cattedrale nel 1809, quando l’antica cattedrale, che si trovava al di sopra del castello Aragonese e di cui restano visibili i ruderi, viene distrutta durante una battaglia tra i Francesi e i Borboni.
L’interno della cattedrale è suddiviso in tre navate, che custodiscono una preziosa fonte battesimale caratterizzata da una vasca del tardo rinascimento, retta da tre cariatidi trecentesche, raffiguranti le tre virtù, oltre a ciò, vi sono alcune interessanti opere pittoriche e, nell’abside, un Crocefisso in legno del tredicesimo secolo, proveniente dall’antica cattedrale del Castello Aragonese. La Cattedrale dell’Assunta è celebre anche per aver ospitato le nozze tra Ferrante d’Avalos, Marchese di Pescara e la poetessa Vittoria
La cripta sottostante, in realtà, è da identificare con una preesistente cappella dell’undicesimo secolo, al di sopra della quale viene edificata la cattedrale. L’intero locale è impreziosito da una serie di affreschi, attribuiti alla scuola di Giotto, mentre, una piccola cripta murata, scoperta di recente, espone l’affresco di un Cristo deposto nel sepolcro.
Nel visitare Ischia minore, uno dei principali percorsi è il Sentiero del Sole. Si tratta di un sentiero completamente immerso nella vegetazione della macchia mediterranea e che offre una suggestiva panoramica sul mare e sulle isole vicine.
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