Visitare Luxor

Luxor nasce lungo le sponde del Nilo, a sud del Cairo, nell’area in cui un tempo si trovava Tebe, l’antica capitale dell’Egitto per oltre mille anni. La fortuna di Luxor (Tebe) è legata alla presenza delle ricche acque del Nilo, che hanno permesso la sua nascita e il suo sviluppo come capitale dell’Alto Egitto, consentendo di concentrare a Thebe la vita politica ed amministrativa.

Luxor può essere suddivisa in tre differenti aree, che ricalcano perfettamente la disposizione urbanistica dell’antica capitale: la città di Luxor, situata sulla riva orientale del Nilo, l’area di Karnak a nord di Luxor e l’area di Thebe, sulla sponda occidentale del Nilo.

La parte orientale di Luxor, dove sorge il sole, è dedicata ai vivi e qui emerge uno dei complessi monumentali davvero notevole, quale il Tempio di Luxor. Nella parte Nord, invece, nasce il Tempio di Karnak, un capolavoro architettonico oggi conosciuto in tutto il mondo. In entrambi i templi vi è l’impronta di Ramses II, che ha lasciato la sua firma su tutti i monumenti, anche quelli costruiti dagli altri faraoni. Nella parte occidentale dove tramonta il sole, poco fuori dal centro abitato, vi è la terra dei morti con la Valle dei Re e la Valle delle Regine, dove sono stati sepolti oltre sessanta faraoni e le loro regine.

La riva occidentale del Nilo, inoltre, è ricca di alabastro, per questo, negli anni scorsi, nelle abitazioni private presenti in quest’area sono stati realizzati veri e propri laboratori di lavorazione dell’alabastro, creando oggetti molto belli. Tuttavia, dato che queste abitazioni si trovano proprio a ridosso della valle dei re, il Governo egiziano ha deciso lo sgombero di queste persone, ipotizzando la presenza di numerose tombe di nobili, sacerdoti e gente in vista dell’antica Thebe, tutte da riportare alla luce.

Luxor è uno dei più grandi musei a cielo aperto. Il numero dei monumenti e dei siti archeologici presenti a Luxor è davvero impressionante.

L’interno della città è ben curato, caratterizzato dalla presenza di spazi verdi, mentre vi sono continui interventi ed opere pubbliche tesi a migliorare sensibilmente la vita dei cittadini.

La moderna Luxor è fatta di ristoranti e caffetterie, bazar, alberghi ed i faraonici edifici anche dell’amministrazione pubblica.

Luxor è delimitata, a nord, da una grande distesa desolata, che contribuisce a rendere le temperature molto rigide nelle prime ore del mattino ed al calar del sole, ma molto alte durante la giornata. Nei mesi estivi, da giugno fino a settembre la media delle temperature si alza notevolmente fino a raggiungere i 40°, per questo il periodo migliore per visitare l’Egitto e fare una crociera sul Nilo è da gennaio a maggio e da ottobre a dicembre.

Luxor è una delle tappe più importanti della crociera sul Nilo, ed è da sempre una delle principali mete turistiche già al tempo dei Greci e dei Romani. Se atterrate all’aeroporto di Luxor di sera, con un po’ di fortuna, troverete ad attendervi una splendida luna piena egiziana, che con la sua luce contrasta con il buio del deserto.

Proprio al centro della città di Luxor, rivolto verso est, si trova il tempio di Luxor . Il tempio di Luxor era originariamente collegato ad un altro importante sito archeologico, il tempio di Karnak.

Innanzi al tempio di Luxor si apriva un imponente viale incorniciato da sfingi, da cui partivano importanti processioni religiose che arrivavano all’interno del tempio di Karnak. Oggi questo viale, che attraversava tutta la città di Luxor per oltre due Km, è occupato da strade e palazzi, per questo, l’amministrazione locale ha deciso di abbattere tutti gli edifici ripristinando la bellezza originaria.

Poco fuori dal centro abitato di Luxor si possono visitare i siti archeologici della Valle dei Re, della Valle delle Regine e del tempio funerario della regina Hatshepsut, dove nel 1997 in un attentato integralista morirono decine di turisti e i due Colossi di Memnon.

Sempre a Luxor si può visitare un altro complesso monumentale di rilievo molto bello: il tempio di Medinet Habu, dove emerge il tempio di Ramses III.

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